Roadbook Mugello Marathon Trail, 43.5km 2300D+
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La partenza avverrà dall’antica Badia di Moscheta, uno dei luoghi più suggestivi del nostro comprensorio.
La corsa inizia con una salita di circa 3,5 km immersa negli splendidi boschi che sovrastano l’antica Badia, raggiunto il caratteristico abitato di Giogarello si percorre un bellissimo crinale che ci conduce al Monte Acuto (1055m) con splendide vedute panoramiche. Dopo una discesa di 1,5km si transita per il primo dei sette rifugi che tocca la gara, il Rifugio Serra, qui sarà predisposto il bivio tra le due gare.
Il Mugello Marathon Trail prosegue risalendo fino al crinale dello spartiacque appenninico, dove tratti con panorami mozzafiato si alternano a boschi secolari. Si transita sul Monte Pratone, uno dei passaggi più suggestivi della corsa, per poi riscendere percorrendo il crinale e le splendide praterie di montagna.
In prossimità del km 12,5 si lascia il percorso di Ultra Trail deviando decisamente a sinistra su un bellissimo single track che resta in quota sul versante appenninico sud per portarci dopo circa 2 km sulla strada forestale di “Frassineta”. Si giunge in breve al piazzale di Mansalto, luogo con il suo ampio panorama sulle verdi vallate del versante Toscano, qui il percorso si ricongiunge a quello di Ultra Trail Mugello.
Ci si immerge nuovamente nei boschi montani con un bellissimo single track che conduce al Rifugio Valdiccioli. Si risale fino al bivacco Capanna Marcone e si passa dal versante Mugellano a quello dell’Alto Mugello, transitando presso la sorgente del Rovigo. Il tratto successivo è veramente suggestivo, con passaggi in faggeta che si alternano a praterie con panorami meravigliosi; si inizia a scendere verso il Torrente Rovigo con un continuo attraversamento di corsi d'acqua e boschi di faggio, si transita per il Molino dei Diacci dove incontriamo nuovamente il percorso del MT (23.5 km).
In questa zona la conformazione del territorio inizia a cambiare, diventa infatti più aspro e roccioso e proprio in una particolare conformazione rocciosa si apre la suggestiva Cascata dell’Abbraccio, all’interno della quale transiteranno gli atleti. Si risale per poco più di mezzo km verso il Rifugio I Diacci per lasciarselo alle spalle prendendo il sentiero che, percorrendo in quota la montagna con una serie di bellissimi saliscendi, conduce in Val Cavaliera. È forse questo il tratto più selvaggio dell’Appenino centrale e proprio tra le pareti rocciose di questa zona nidifica una delle rarissime coppie di Aquila Reale. Si transita presso il Bivacco Ca di Cicci e, dopo aver attraversato il vecchio borgo abbandonato di Pian dell’Aiara, si scende verso la valle del torrente Rovigo che andrà guadato con attenzione per poi entrare nei canyon della Valle dell’Inferno. Siamo quasi all’arrivo, ma non bisogna perdere la concentrazione, questo suggestivo single track è infatti insidioso perché quasi sempre umido e tutto su roccia con un considerevole strapiombo a valle. Usciti dalla Valle dell’Inferno solo 500 metri ci separano dal bellissimo arrivo dentro l’antica Badia.
ROAD-BOOK
Dalla località di Moscheta (560 m slm), sul retro della Badia, si prende il sentiero CAI 713 che risale il corso del torrente Vacchile. Dopo circa 1,5 km si prende lo stradello/sentiero per Poggiccio che risale rapidamente tra boschi di quercia e castagneti e conduce all'abitato di Giogarello (920 m slm). Siamo adesso al 4° km circa e si prende a destra lo stupendo sentiero di crinale (CAI 713) che ci porterà al monte Acuto (1054 di m slm) sbucando su una prateria rocciosa da cui si gode di uno dei paesaggi più belli del tracciato: sulla sinistra si domina la magnifica e selvaggia Valle del Rovigo e la Val Cavaliera sulle cui pareti rocciose a strapiombo è presente una delle rarissime coppie di Aquila Reale. Questo è anche il regno del lupo.
Si prosegue sul sentiero di crinale scendendo verso il Rifugio Serra (ristoro liquido e bivio percorso MT).
Il MMT prosegue risalendo tramite un tortuoso sentiero boscoso verso il Monte Fellone sotto la cui sommità sbuca una strada forestale, si prende verso sinistra e si raggiunge la strada forestale Giogo-Colla (CAI 00) che si imbocca verso destra ma si lascia rapidamente per prendere, in corrispondenza di un punto panoramico attrezzato con tavoli e panche, il sentiero 36A che percorre il crinale principale risalendo a 1050m e offrendo sulla sommità del Monte Pratone uno scorcio panoramico meraviglioso sulla vallata del Mugello.
Si segue sempre il crinale che conduce al Poggio dei Prati Piani e poi si perde quota scendendo attraverso i morbidi e panoramici pascoli delle Pratelle.
Si sbuca sulla strada forestale Giogo-Colla (CAI 00) che si prende verso sinistra in direzione Giogo; la si percorre per circa 500 m lasciandola poi per prendere, con una secca deviazione a sinistra, il sentiero CAI 36/B che dopo circa 2 km di saliscendi conduce alla strada forestale “Frassineta-Mansalto” (CAI 36).
Svoltando a sinistra si prende tale strada (CAI 30) per circa 1,3 km fino al piazzale di Mansalto (930m slm) dove si ritrova il percorso di UTM. Dopo appena un centinaio di metri si lascia la srtada prendendo sempre a destra il single track che, con un saliscendi tra boschi di quercia, faggi e fossi, conduce fino al Rifugio Valdiccioli (880m slm) dove è allestito un ristoro completo. È un tratto a cui prestare particolare attenzione date le pendenze elevate del versante e la sede viaria stretta e sconnessa. Siamo circa a 35 km e si riparte in salita prendendo la strada forestale verso il bivacco Capanna Marcone (1031m slm) in corrispondenza della quale si svolta a destra lungo la strada forestale Giogo-Colla (CAI 00) fino a raggiungere la strada statale che si costeggia percorrendo il percorso natura per poi attraversarla in località Prato all'Albero (2° punto di controllo cronometrico). Stupendo punto di sosta attrezzato per chi cerca relax in montagna.
Si imbocca poi la strada forestale in direzione Capanna Sicuteri e dopo circa 500m la si lascia per prendere sulla destra il single track che, ricongiungendosi col sentiero CAI 505, porta nei pressi della sorgente del Rovigo. Immersi in superbe faggete di alto fusto si prosegue sul sentiero 505 che risale percorrendo il crinale del Frassinello e scendendo al Passo dei Ronchi Berna, qui il sentiero 505 svolta a destra e noi invece proseguiamo dritti sul sentiero CAI 701 che si lasca dopo circa 250m prendendo a sinistra la strada forestale in direzione Le Spiagge.
Si prosegue su questa strada e circa 300m dopo la località Ca di Vagnella scendiamo a sinistra lungo il sentiero che raggiunge il torrente Rovigo e che passa sotto la strada statale, in corrispondenza della quale si dovrà guadare 2 volte il torrente; si costeggia il Rovigo raggiungendo il Molino dei Diacci (835m slm) dove si incontra nuovamente il percorso del TM.
In questa zona la conformazione del territorio si fa più aspra e rocciosa ed in una delle impervie pareti si apre la Cascata dell’Abbraccio attraverso la quale transiteranno i concorrenti. Si risale per poco più di mezzo chilometro giungendo al Rifugio I Diacci (940m slm) dove sarà allestito un ristoro completo. Lasciato il rifugio si imbocca lo stradello che parte in direzione nord-ovest e dopo circa 500m si incrocia il sentiero CAI 739 che scende verso i Piani di Rovigo per poi percorrere una bellissima serie di saliscendi su single track che attraversa la selvaggia Val Cavaliera e conduce all'incrocio con una strada forestale (CAI 741) che si prende in discesa svoltando a destra.
Si supera il bivacco Ca di Cicci (ristoro liquido) procedendo in discesa per Pian dell'Aiara, antico borgo abbandonato e ormai cadente, si attraversano i ruderi scendendo poi su una ripida mulattiera che attraversa castagneti secolari di particolare suggestione. Raggiunta dopo meno di 1 km una stradella forestale si svolta a sinistra seguendola fino alla località La Lastra (480m slm) dove si guada il torrente Rovigo e si prende a destra il sentiero CAI 711 che percorre prima un tratto carrabile e poi devia sul single track che entra nella Valle dell'Inferno e confluisce dopo poche centinaia di metri sul sentiero CAI 713.
Si procede su questo sentiero sempre risalendo la Valle dell'Inferno; siamo quasi all’arrivo ma non bisogna perdere la concentrazione, questo suggestivo single track è infatti insidioso perché quasi sempre umido e tutto su roccia, con un considerevole strapiombo a valle. Usciti dalla Valle dell’Inferno si svolta a sinistra sulla strada comunale che dopo solo circa 300 metri conduce al bellissimo e unico arrivo situato all'interno della corte dell’antica Badia.
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